martedì 5 agosto 2014

28 GIUGNO

Sant Angelo a Fasanella non era una tappa, lo è diventata quando ci hanno detto che da qui potevamo raggiungere l'Antece, scultura rupestre risalente al V sec a.C. scolpita su un masso di roccia calcarea posto a 1125 metri di altitudine. Andiamo a dormire presto dopo una breve passeggiata notturna tra i vicoli del paese; c'è un dislivello di 500 metri circa da affrontare la mattina successiva. Alle 8:30 siamo già per strada, abbiamo liberato le bici dal loro carico ma la salita davanti a noi è decisamente più difficile del previsto. Fortuna ha voluto che in quel momento passasse il gentilissimo Paolo, il quale non ha esitato a trasformare il suo trattore in un taxi; legate le bici, ci accomodiamo sul confortevole mezzo. Salutiamo Paolo e proseguiamo a piedi per un altro km circa, lo spettacolo è mozzafiato, sotto di noi la Valle del Calore, una vegetazione ricchissima, tanti colori che sfumano verso l'orizzonte. A vegliare su tutto ciò l'Antece, lo salutiamo con rispetto, è lì da millenni... ne avrebbe di cose da dire.








Sant Angelo ci regala un'altra sorpresa, in un paese così piccolo convivono infatti due siti patrimonio UNESCO; tornate giù, andiamo a visitare la Grotta di San Michele Arcangelo, restiamo senza parole per vari minuti (cosa strana per Carla). Due altari, tante sepolture, resti di affreschi, stalattiti e stalagmiti in formazione: un'atmosfera irreale dalla quale ci facciamo avvolgere. 



Ritorniamo a prendere i nostri bagagli dalla Signora Maria che ci ha ospitato questa notte nel vecchio convento trasformato in struttura ricettiva; la dolcezza di questa donna, unita alla bellezza del posto, rendono difficile la partenza.


Nessun commento:

Posta un commento